5 errori da evitare sulla STELLA DI NATALE

La stella di Natale (Euphorbia pulcherrima o E. poinsettia) può durare a lungo, non solo per tutte le feste natalizie, ma addirittura fino a primavera, e trasformarsi in una folta pianta verde d’appartamento. Ve lo garantiamo noi! Come fare? Beh, vi sveliamo quali sono i 5 errori più comuni, ma peggiori, da non commettere mai perché minano la salute della stella perfino già dal momento dell’acquisto… Seguiteci!

1  –  Acquistarla nel luogo sbagliato

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Adesso le stelle di Natale si trovano in vendita ovunque, dal discount alla bancarella in piazza, a prezzi anche molto bassi. Ve lo dobbiamo dire: non fidatevi! A un prezzo basso corrisponde anche una scarsa qualità, sia della pianta (magari è un clone debole o un soggetto mal radicato), sia del terriccio. Inoltre le piante del supermercato patiscono un caldo eccessivo nel punto vendita, e spesso o un eccesso o una carenza d’acqua. Invece quelle tenute al freddo dell’esterno subiscono un danno irreversibile che si paleserà solo a casa vostra… Il luogo giusto è un Centro di Giardinaggio, dove le stelle rimangono sempre a temperatura controllata e ottimale, vengono irrigate quanto basta e concimate fino alla vendita.


2  –  Farle sentire freddo

Originaria del Messico, la stella prospera fra 15 e 18 °C, tollera fino a 20-22 °C, e defunge sotto i 12 °C. Questo significa che, quando l’acquistate nel Centro Giardinaggio, i commessi l’avvolgeranno nel cellophane e poi in un sacchetto di plastica per ridurre lo shock termico. Voi la metterete in macchina e accenderete il riscaldamento, portandola subito a casa. Una volta posizionata fra le mura domestiche, non le aprirete mai le finestre o la porta in faccia: basterebbe mezz’ora a farle poi perdere tutte le foglie, verdi e rosse.

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3  –  Tenerla al caldo

È vero che è una pianta originaria delle foreste tropicali dell’America centrale, ma questo non significa che ami il caldo eccessivo, men che meno secco, privo di umidità atmosferica. Mettetela sempre lontano dalle fonti di calore (termosifoni, termoconvettori, caminetti, stufe, pavimento radiante) e in stanze dove la temperatura non sia mai superiore ai 22 °C. Ugualmente, non ponetela vicino a una finestra dove possa essere raggiunta dai raggi del sole.

4  –  Annegarla

La stella si annaffia solo quando, infilando il dito mignolo nel terriccio, la punta sente l’asciutto. Se le date troppa acqua, le foglie penderanno all’ingiù, anche quelle più in alto. Il terriccio può apparire inzuppato, ma anche secco (se c’è ristagno solo sul fondo) senza però staccarsi dal bordo. Per rimediare svasate subito la pianta, togliete delicatamente tutto il terriccio fradicio e rinvasate con terra nuova e un buon drenaggio sul fondo. Attendete 10 giorni per bagnare di nuovo. Se però il fusto è già annerito alla base, non c’è niente da fare.

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5  –  Farle patire la sete

Si diceva che la stella si annaffia solo quando, infilando il dito mignolo nel terriccio, la punta sente l’asciutto. Se però, oltre a essere asciutto, il substrato si è anche staccato dal bordo del vaso e appare quasi rattrappito, avete esagerato con la siccità: un vaso da 20 cm di diametro deve ricevere un bicchiere d’acqua a settimana se sta a 20 °C. Noterete anche che le foglie si sono arricciate all’insù, a partire da quelle più basse, sono leggermente scolorite e cadono copiose. Correte subito ai ripari immergendo il vaso in una bacinella d’acqua per 10 minuti, poi lasciate sgrondare bene prima di rimettere a posto la pianta. E bagnate con più regolarità.

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